CHEF ROCCO DE SANTIS
Quella di Rocco De Santis è una storia che sa di calore, affetti, ricordi.
In una famiglia di un paese rurale del Sud, dalle tradizioni culinarie antiche e tramandate, dove tutto si produceva in casa, dalle paste fresche ai dolci, da bambino Rocco osservava la madre in cucina con la voglia di sporcarsi le mani per realizzare anche lui qualcosa. L’amore per il cibo mangiato in famiglia e la conoscenza dei prodotti del suo territorio l’ha sempre accompagnato ma la passione per la cucina è invece arrivata dopo, tra esperienze e influenze lavorative. L’esperienza lavorativa più significativa è certamente arrivata con Gennaro Esposito che lo ha ispirato insieme ad altri Chef con cui ha collaborato successivamente: Pino Lavarra, Georges Blanc, Andrea Apre, Luca Mazzola e Pierfranco Ferrara.
Un percorso appassionato fatto di duri sacrifici, con il sogno di diventare uno “Chef“ e di trovare un progetto che potesse sostenere le proprie idee. Dopo anni di gavetta è diventato Executive Chef del Ristorante Gourmet Il Vistamare nel Parco Nazionale del Circeo che lo ha portato ad ottenere la prima Stella Michelin e oggi Executive Chef al Santa Elisabetta al Brunelleschi Hotel di Firenze.
La prima stella al Santa Elisabetta è arrivata il 6 novembre 2019, con la Guida Michelin 2020.
La seconda stella è arrivata il 25 novembre 2020, con la Guida Michelin 2021.
“Ho un forte legame con le mie origini. La Campania mi ispira con emozione e facilità: il mare, la montagna, i luoghi e le persone si uniscono come ingredienti di una ricetta che vive nei miei piatti. I miei maestri mi hanno trasmesso il grande rispetto per la CONOSCENZA, che metto alla base della creazione e della rielaborazione dei miei piatti di tradizione volti all’innovazione.
Ovviamente il territorio è un punto di partenza, non certo la mia gabbia.”
Rocco de Santis
“Nel momento in cui ho compreso lo stile ben preciso, ho scelto di non raccontare soltanto della mia cultura ma ho scavato nelle mie passioni, ho messo insieme esperienze, viaggi e ambizione per riuscire a comunicare attraverso i miei piatti.”
Rocco De Santis